Il carcinoma della mammella è un problema di grande rilevanza sociale, in quanto rappresenta la forma di tumore maligno più comune nella donna.
Risulta diffuso soprattutto nei Paesi industrializzati. La ragione risiede nell’elevata incidenza di sovrappeso e obesità e in un regime alimentare eccessivamente ricco in zuccheri semplici e proteine animali.
Alimentarsi in maniera scorretta aumenta anche il rischio, per donne che già sono state affette e sono guarite da tale patologia, di ammalarsi nuovamente.
Ecco perché è fondamentale una prevenzione primaria, mirata a correggere gli stili di vita che possono incrementare le probabilità di ammalarsi per la prima volta o di incorrere in recidive.
L’approccio alimentare, in questa sede, assume un ruolo centrale come modulatore della secrezione di alcuni ormoni, in particolare:
• Insulina: elevati livelli di quest’ormone sono correlati ad un aumento di probabilità di sviluppare diversi tipi di tumore, oltre al carcinoma della mammella; sono conseguenza di un eccesso di grasso corporeo, soprattutto a livello addominale, e di un eccesso di zuccheri e proteine animali, soprattutto provenienti dal latte;
• Testosterone ed estrogeni: anch’essi correlati ai fattori visti sopra.
Ecco, quindi, alcune regole alimentari che chiunque può attuare nel quotidiano:
• Preferire il consumo di pasta e pane provenienti da cereali integrali come farro, grano saraceno, orzo, avena, riso integrale; limitare farine raffinate, come quelle contenute in pasta e pane bianco e, in particolare, in dolci, biscotti, merendine e zucchero da tavola;
• Incrementare il consumo di legumi e frutta secca, importanti fonti di proteine vegetali;
• Incrementare il consumo di pesce a discapito della carne;
• Limitare il consumo di latte e derivati;
• Aumentare il consumo di grassi di tipo vegetale, come gli oli;
• Consumare nell’arco della giornata generose quantità di frutta e verdura. Le crucifere(cavolo, cavolfiore, cavolini di Bruxelles, broccoli …)rivestono un ruolo di rilevante importanza, poiché contengono indolo-3-carbinolo. Questa sostanza è capace di agire positivamente sul metabolismo degli estrogeni, punti chiave dell’insorgenza e nell’accrescimento di carcinoma mammario.
Va comunque ricordato che sovrappeso e obesità aumentano notevolmente il rischio di cancro nella donna, così come ha dettagliatamente dimostrato il “Million Women Study”, uno studio che ha coinvolto ben un milione e duecentomila donne, mettendo chiaramente, nero su bianco, l’importanza che riveste la correzione dell’eccesso di massa grassa sulla prevenzione di diverse forme cancerogene.
Riferimenti:
1. “Cancer incidence and mortality in relation to body mass index in the Million Women Study: cohort study”,
2. “Reducing Bioavailable Sex Hormones through a Comprehensive Change in Diet: the Diet and Androgens (DIANA) Randomized Trial”.